con: partecipazione straordinaria Farina Samuele
e: Gaia Bortolotti, Ilaria Iorio, Marta Beatrice Rota, Grazia Poli, Sergio Miele, Cristina Rozzoni, Manuela Maggioni, Stefania Sessa, Stefania Ambrosini, Paolo Mazucotelli, Emilio Rota, Antonella Algarotti
Regia: Pierluigi Castelli
con: Sara Battisti, M. Grazia Butti, Cristina Cavallari, Aqui Gaini, Stefania Locatelli,
Martina Persico, Elena Ranghetti, Valentina Salvetti, Cristina Vavassori
Regia: Pierluigi Castelli
con: Francesco Manetti, Mirko Manetti, Valentina Ringressi, Giada Secchi,
Antonella Bertelli, Elena Tozzi
con: Samuele farina
Regia: Pierluigi Castelli
Scuola di Arhat Teatro – allievi secondo anno – Regia P.Luigi Castelli
Liberamente ispirato alle vicende bibliche di “Giona”, le azioni teatrali si addensano in un percorso che porta ad una drammatica riflessione sull’attualità delle problematiche che ancora tormentano i popoli delle terre di Israele e di Palestina.
In quest’ottica il monito del profeta ribelle continua a rivestire una straordinaria attualità.
Mirìam/Maria
Nomen Teatro – ex allieve della scuola di Arhat Teatro – Regia P.Luigi Castelli
e
In nome della madre
Compagnia Quint&ssenza di Empoli – Regia: Sandro Billeri
L’adolescenza di Mirìam/Maria cessa improvvisamente con un soffio di vento, maestrale di marzo, che si fa seme nel grembo. Eppure la relazione con Giuseppe non viene meno, anzi, si fa sempre più un “unicum”, reso reale e drammatico attraverso l’incalzare dell’azione teatrale e dei dialoghi, che sconquassa ogni costume e legge.
Questa è la storia di una gravidanza speciale ma - in fondo - non sono speciali, ognuna a modo suo, tutte le gravidanze?
Due rappresentazioni sullo testo tema, con gli stessi riferimenti letterari, due espressioni teatrali assolutamente diverse, accomunate da rigore e intensità.
Fiori
(Studio/rapsodia drammatica ispirato a “Les fleurs du mal” di Baudelaire)
Gruppo Arhat Teatro – con Samuele Farina – Regia P.Luigi Castelli
Lo studio, forte e coinvolgente, è una voglia di incontro “oltre”…proprio sul terreno di azione del Poeta. L’attore-poeta è allo stesso tempo piaga e coltello, vittima e carnefice del/nel rito. Inizia così il viaggio che lo porterà al confronto con angeli/demoni archetipi dell’esperienza umana: il tempo, la sofferenza e la morte.
Presentato in alcuni importanti festival in Italia e in Francia, la critica della "Nazione" lo ha segnalato (accanto ad altri tre) come “uno spettacolo da non perdere!” fra i 200 eventi teatrali di “Mercantia” (luglio2008).