martedì 24 gennaio 2012

Hanna Weiss - Testimonia la Shoa a Mornico (Bg)

Questa mattina ho avuto l'onore di partecipare all'incontro con Hanna Weiss, (deportata ad Auschwitz nel 1944 all'età di 16 anni, liberata il 27 gennaio 1945). La sala del teatro civico di Mornico (Bg) ha ospitato tutti gli alunni della scuola primaria e secondaria di primo grado con i loro insegnanti che, dopo aver affrontato un percorso didattico sull'olocausto, hanno ascoltato con molta attenzione l'intervento di Hanna e le hanno posto domande  sulla vita nei campi di concentramento, sulle emozioni e patimenti provati dai deportati. Domande sempre pertinenti e spesso commoventi nella loro limpida ingenuità! Hanna ha saputo sempre rispondere con sincerità, pacatezza, grande lucidità e risolutezza, denunciando il "negazionismo" che sta dilagando, ora che i testimoni sono pochissimi: "sarete voi, bambini e bambine di oggi i testimoni di quanto è avvenuto, perchè oggi mi avete incontrato ed avete ascoltato la mia testimonianza" , ha detto Hanna ai piccoli ospiti.
L'incontro è stato organizzato dall'IC di Calcinate (Bg). Ha aperto l'incontro il Dirigente Scolastico, Sig.Luciano Mastrorocco. Riporto alcune frasi del Dirigente Scolastico, scritte nella circolare di presentazione del progetto, in quanto ritengo importante che un'istituzione scolastica s'impegni per "non dimenticare" per informare correttamente e che, soprattutto sappia assumersi una grande responsabilità etica e civica: 
"In data 27 Gennaio, la nostra scuola esporrà le bandiere a mezz’asta, così come in ogni scuola del Paese, per ricordare lo sterminio del popolo ebraico durante la II Guerra Mondiale.
L’Olocausto, o Shoah, è bene ricordarlo, sebbene finalizzato principalmente allo sterminio dei milioni di ebrei che vivevano in Europa Orientale prima della guerra, colpì in modo sistematico i gruppi etnici Rom e Sinti , comunisti, omosessuali, disabili, massoni, malati di mente, Pentecostali (classificati come malati di mente), Testimoni di Geova, russi, polacchi ed altre popolazioni slave (detti nel complesso Untermenschen).
Quest’anno avremo il privilegio di incontrare chi quella tragedia l’ha vissuta in prima persona.Invito perciò  tutti i docenti a preparare i propri alunni  in modo adeguato, ricordandovi che, oltre a quanto certamente ognuno di voi potrà fare, anche, ma non solo,  in relazione ai propri ambiti di insegnamento, la documentaristica cinematografica offre molto materiale utile allo scopo (cito, a titolo esemplificativo, Il viaggio di Leo, Prigioniero del paradiso, Gli ultimi giorni, Assisi del silenzio, A Yiddish world remembered, Viaggio nella fabbrica dello sterminio, Binario 21).
Al contempo vi chiedo però di fare ricorso in modo attento e ponderato, soprattutto con i più piccoli, alle immagini che documentano l’ORRORE di quei fatti. Pur consapevole infatti del forte impatto emotivo, per certi aspetti funzionale a capire la reale portata di quegli eventi, è grande il rischio che la retorica e la cerimonialità possa isolare quegli eventi nella storia, rendendoli distanti e pertanto quasi “scollegati” alle realtà odierna.
E’ bene invece che quella lezione venga tenuta viva elaborando micro-percorsi storici che aiutino i nostri ragazzi a capire come occorra rimanere perennemente vigili affinché nuove intolleranze non finiscano per produrre discriminazioni e segregazioni in grado di radicarsi nel senso comune come appartenenti alla dimensione della normalità.
Educare alla Cittadinanza, in fin dei conti, non significa che questo: vigilare affinché regole e diritti tutelino tutti in egual modo, indipendentemente da tutto  (ricordiamo l’art.3 della nostra Costituzione: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”)".

Nel corso dell'incontro, Pierluigi Castelli, vicario dell'IC di Calcinate e regista di Arhat Teatro ha letto alcuni passaggi del libro scritto da Hanna “Hanna Weiss - prigioniera a 16 anni”.






Arhat Teatro ha concluso l'incontro con una breve ma intensissima  rappresentazione teatrale sulla Shoa.
Nella foto: al centro Hanna Waiss con le attrici di Arhat Teatro ( da sinistra, Elena Renghetti, Saddia Michela, Martina Persico) e l'allieva attrice di Nomen Teatro, Maria Grazia Butti ( a destra).

"E con loro Hanna è di nuovo se stessa, antica bambina felice e grande madre do­lente, madre di figli, madre di storia, madre di memoria".

1 commento:

  1. io mi chiamo ilan e io e tutta la mia classe 4 abbiamo partecipato ad cuesto incontro e con molta attenzione abbiamo seguito il suo racconto grazie al sindaco di mornico al serio abbiamo partecipato a cuesto incontro grazie a tutti voi e ai maestri

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