Questa mattina ho avuto l'onore di partecipare all'incontro con Hanna Weiss, (deportata ad Auschwitz nel 1944 all'età di 16 anni, liberata il 27 gennaio 1945). La sala del teatro civico di Mornico (Bg) ha ospitato tutti gli alunni della scuola primaria e secondaria di primo grado con i loro insegnanti che, dopo aver affrontato un percorso didattico sull'olocausto, hanno ascoltato con molta attenzione l'intervento di Hanna e le hanno posto domande sulla vita nei campi di concentramento, sulle emozioni e patimenti provati dai deportati. Domande sempre pertinenti e spesso commoventi nella loro limpida ingenuità! Hanna ha saputo sempre rispondere con sincerità, pacatezza, grande lucidità e risolutezza, denunciando il "negazionismo" che sta dilagando, ora che i testimoni sono pochissimi: "sarete voi, bambini e bambine di oggi i testimoni di quanto è avvenuto, perchè oggi mi avete incontrato ed avete ascoltato la mia testimonianza" , ha detto Hanna ai piccoli ospiti.
L'incontro è stato organizzato dall'IC di Calcinate (Bg). Ha aperto l'incontro il Dirigente Scolastico, Sig.Luciano Mastrorocco. Riporto alcune frasi del Dirigente Scolastico, scritte nella circolare di presentazione del progetto, in quanto ritengo importante che un'istituzione scolastica s'impegni per "non dimenticare" per informare correttamente e che, soprattutto sappia assumersi una grande responsabilità etica e civica:
"In data 27 Gennaio, la nostra scuola esporrà le bandiere a mezz’asta,
così come in ogni scuola del Paese, per ricordare lo sterminio del popolo
ebraico durante
L’Olocausto, o Shoah, è bene ricordarlo, sebbene finalizzato
principalmente allo sterminio dei milioni di ebrei che vivevano in Europa
Orientale prima della guerra, colpì in modo sistematico i
gruppi etnici Rom e Sinti , comunisti, omosessuali, disabili, massoni, malati
di mente, Pentecostali (classificati come malati di mente), Testimoni di Geova,
russi, polacchi ed altre popolazioni slave (detti nel complesso Untermenschen).
Quest’anno avremo
il privilegio di incontrare chi quella tragedia l’ha vissuta in prima persona. Invito perciò tutti i docenti a preparare i propri
alunni in modo adeguato, ricordandovi
che, oltre a quanto certamente ognuno di voi potrà fare, anche, ma non solo, in relazione ai propri ambiti di
insegnamento, la documentaristica cinematografica offre molto materiale utile
allo scopo (cito, a titolo esemplificativo, Il viaggio di Leo, Prigioniero del
paradiso, Gli ultimi giorni, Assisi del silenzio, A Yiddish world remembered,
Viaggio nella fabbrica dello sterminio, Binario 21).
Al contempo vi
chiedo però di fare ricorso in modo attento e ponderato, soprattutto con i più
piccoli, alle immagini che documentano l’ORRORE di quei fatti. Pur consapevole
infatti del forte impatto emotivo, per certi aspetti funzionale a capire la
reale portata di quegli eventi, è grande il rischio che la retorica e la
cerimonialità possa isolare quegli eventi nella storia, rendendoli distanti e
pertanto quasi “scollegati” alle realtà odierna.
E’ bene invece che
quella lezione venga tenuta viva elaborando micro-percorsi storici che aiutino
i nostri ragazzi a capire come occorra rimanere perennemente vigili affinché
nuove intolleranze non finiscano per produrre discriminazioni e segregazioni in
grado di radicarsi nel senso comune come appartenenti alla dimensione della
normalità.
Educare alla
Cittadinanza, in fin dei conti, non significa che questo: vigilare affinché
regole e diritti tutelino tutti in egual modo, indipendentemente da tutto (ricordiamo l’art.3 della nostra
Costituzione: “Tutti i cittadini hanno pari
dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso,
di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni
personali e sociali”)".
Nel corso dell'incontro, Pierluigi Castelli, vicario dell'IC di Calcinate e regista di Arhat Teatro ha letto alcuni passaggi del libro scritto da Hanna “Hanna Weiss - prigioniera a 16 anni”.
Arhat Teatro ha concluso l'incontro con una breve ma intensissima rappresentazione teatrale sulla Shoa.
Nella foto: al centro Hanna Waiss con le attrici di Arhat Teatro ( da sinistra, Elena Renghetti, Saddia Michela, Martina Persico) e l'allieva attrice di Nomen Teatro, Maria Grazia Butti ( a destra).
"E
con loro Hanna
è di nuovo se stessa, antica bambina felice e grande madre dolente, madre di figli, madre di
storia, madre di memoria".
io mi chiamo ilan e io e tutta la mia classe 4 abbiamo partecipato ad cuesto incontro e con molta attenzione abbiamo seguito il suo racconto grazie al sindaco di mornico al serio abbiamo partecipato a cuesto incontro grazie a tutti voi e ai maestri
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