venerdì 29 gennaio 2010

Spettacolo "Brausebad"

Gruppo Allievi scuola di Arhat Teatro

BRAUSEBAD (DOCCIA)
SABATO 30 GENNAIO (ore 10.45)
DOMENICA 31 GENNAIO (ore 21.30)
Gli spettacoli avranno luogo presso
CENTRO SAN ROCCO DI CALCINATE (Bergamo)

INGRESSO GRATUITO
(I posti a sedere sono limitati. Si consiglia prenotazione. Tel.3208626995)

mercoledì 27 gennaio 2010

Per conoscere e non dimenticare



Dal sito del Maestro Antonio
"Sessantacinque anni fa, con l’apertura dei cancelli del campo di concentramento di Auschwitz, fu svelato per la prima volta agli occhi del mondo intero l’orrore del genocidio nazista. Per trovare informazioni utili alla discussione in classe sul temi della Shoa e dell’Olocausto, vi invito a consultare i materiali (documenti, fonti storiche, sitografia esseziale) proposti nel sito dell’Unione delle Comunità ebraiche italiane (UCEI)".

martedì 26 gennaio 2010

27 gennaio "Noi non dimentichiamo!"



IN VIA DELLA MEMORIA
Tratto dal copione teatrale
“In quel tempo gli angeli erano morti.
E anche Dio era moribondo…perché Dio muore là dove muore l’uomo…E  l’uomo muore quando perde l’ultimo senso di Dio… 
Distruggevano e uccidevano senza sentire che la morte che infliggevano urlava prima, molto prima dentro di loro.
Perché l’odio, proprio come l’amore, non può che alimentarsi in noi stessi prima di farsi buttare fuori. L’odio è come lo sguardo capovolto di Dio…è una creazione alla rovescia.
Si, di angeli ce n’erano pochi, e quei pochi non se ne stavano certo a perdere tempo tra le cerchie celesti ed erano tutti giù, su questa terra, e avevano le mani sporche di sangue e di polvere e gli occhi ingombrati dal terrore, come tutti quanti noi. Perché a volte, quando Dio muore, occorre che ci siano degli uomini così profondamente umani da accogliere in loro stessi l’umanità perduta da un popolo intero… e questi uomini, questi angeli di carne, riescono chissà come a curarlo un vago senso di Dio… e presto o tardi, lo riportano in vita”.

27 gennaio 2010 "NON TEMERE DI FARE MEMORIA !"



Ricevo dall'amico e pittore U. Gamba e condivido con tutti voi


"Prima vennero a prendere gli zingari
e fui contento perchè rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei
e stetti zitto perchè mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali
e fui sollevato perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti
e non dissi niente perchè non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me
e non c’era rimasto nessuno a protestare.”
 
 
Martin Niemoeller (1892 1984) pastore evangelico deportato a Sachsenhausen e Dachau.
Poesia di Martin Niemoeller sul pericolo dell'apatia di fronte ai primi passi dei regimi totalitari.
La poesia è ampiamente citata anche se la sua origine è incerta e le parole precise rimangono controverse.

domenica 24 gennaio 2010

"Polifonie di sguardi" - 27 gennaio "Giornata della memoria"



A molti può accadere di ritenere, più o meno consapevolmente,che ogni straniero è nemico"
Àrhat Teatro, in occasione del 27 gennaio "Giornata della memoria" presenta:
Domenica 31 gennaio ore 20.30
Presso Centro San Rocco Calcinate (Bergamo)
"Brausebad" (Spettacolo teatrale... sull'inferno di Auschwitz)


Come corsista/attore di Àrhat Teatro, ormai al trerzo anno di corso, anch'io partecipo allo spettacolo "Brausebad". Mi piacerebbe incontrarvi, Domenica 31 gennaio, per condividere le emozioni che la rappresentazione teatrale fanno emergere dal cuore.


Per chi fosse interessato a seguire tutti gli eventi: cliccate qui e sarete indirizzati alla pagina di presentazione di tutta la rassegna "Polifonie di sguardi".

Di seguito una breve descrizione della rappresentazione di "Brausebad"
"Il suo viso è rivolto verso il passato. Laddove noi percepiamo una catena di eventi, egli vede una sola catastrofe, che continua ad ammucchiare relitti su relitti e li getta ai suoi piedi..."

(Walter Benjamin)
Da qui "Brausebad", questo spettacolo realizzato con un gruppo di corsisti/attori a conclusione di un corso particolare di teatro proposto da Àrhat Teatro.
Auschwitz: un nome che si abbatte sulla/nella storia, che mette in moto un'onda di reazioni, che continua a scavare dentro di noi, a interrogare con nuove e vecchie domande, a soffiare forte sulle corde anche più "prossime" della "nostra" storia...un nome, un luogo, una tragedia che incutono timore e angoscia, che provocano rabbia e sgomento... e che pure, sempre più, è necessario affrontare senza ritrarre lo sguardo, pur consapevoli dei confini della pietas. È la crudezza della storia, unita alla sua complessità e alla violenza dell'uomo, che deve essere sondata, conosciuta, detta, ...fatta gesto, parola, azione/memoria forte e viva...
Il laboratorio condotto ha centrato la sua attenzione su alcuni principi nodali del lavoro di training dell'attore che i grandi innovatori teatrali del novecento hanno sviluppato e fatto conoscere, rovesciando le linee canoniche su cui normalmente corre l'approccio con il teatro.
Si è lavorato essenzialmente attorno all'idea di un teatro in cui il corpo dell'attore è elemento sostanziale (e in esso, in un intreccio inscindibile ed estremamente materico, sta la parola... come suo prolungamento), un corpo che si riappropria di sotterranee e potenti capacità espressive e, man mano, di tecniche, perché ogni sua azione possa manifestarsi con pienezza e precisione in un complesso quadro di relazioni che poi lo spettacolo impone: dunque corpi in azione che sono vivi e "colpiscono" con la credibilità di questo loro "essere in vita" nel momento rappresentativo, azioni, gesti, immagini che sono stati incorporati e sanno sorprendere, tenere desta la necessaria, costante presenza dell'attore consentendo allo spettatore una partecipazione intensa fin dai primi "respiri" in cui si imbatte al momento dell'ingresso in sala.
I corpi degli attori hanno "fatto memoria" di un percorso "incorporandolo", quindi iniziando a gestirlo da "attori", una memoria che è parte di essi stessi, della loro complessità e dunque attiva, creativa, tesa all'oltre. "Brausebad" , ovvero doccia, la doccia finale dove il corpo diveniva "materiale del funzionamento della macchina dello sterminio".
Occorre ricordare, dando un senso alla memoria perché non resti stantio o celebrativo racconto, perché sappia incorporarsi in un organismo vivo facendosi testimonianza e nel contempo prospettiva. È la stessa logica di questo cammino di teatro e, forse anche per questo vi è stato l'incontro con un tema che tanti timori continua a suscitare, o che è troppo spesso rivisitato unicamente come logoro "atto dovuto". I corsisti /attori accolgono gli spettatori all'ingresso mentre i loro corpi raccontano, qui e ora, che dopo Auschwitz tutto ciò che si può fare è "raccontare di non saper più raccontare"... eppure raccontano e il loro incedere squarcia le solidità dello spettatore. È un incedere anche fisico, verso il confine dello spazio scenico separato dallo spettatore (il campo), per conoscere "da dentro", per incorporare fino in fondo, per tentare da dentro un ultimo gesto creativo dei loro corpi... E qui l'impasto fra racconto e storia si mostra in tragedia, urlo... Brausebad... annientamento. Ma da quella "camera bianca" (la sala del gas) gli attori riemergono e con la forza evocativa di ciò che è stato possono tornare tra a noi a interrogarsi, a interrogarci, a interrogare Dio stesso... a cogliere e tradurre rabbia e sgomento ("...davanti a loro la terra trema e le stelle non brillano più" Gioele 2,10), mentre ogni spettatore guardandosi allo specchio "si dice"... "può dirsi".
"E quella stanza bianca... si è formata dal soffocamento. E in fondo non è affatto una stanza, è un gesto..."(David Grossmann)

Brausebad: Spettacolo ispirato a "Brausebad di Maurizio Bonfanti: cinque porte in memoria della Shoah"
Testi tratti da: Elie Wiesel, Primo Levi, Gioele, S. Scardocchia
Collaborazione alla ricerca:Fiorenza Roncalli
Musiche da:Goran Bregovic, Full Metal Jacket, Yann Tiersen, Vangelis, Canti della Passione, Doors
Con: Cristina Cavallari, Valentina Salvetti, Letizia Farina, Maria Grazia Butti, Michela Sabia, Stefania Locatelli, Chiara Bacis, Elena Ranghetti, Martina Persico
Partecipazione straordinaria: Samuele Farina.
Regia: Pierluigi Castelli

venerdì 22 gennaio 2010

Rompicapo della settimana (15)


(Immagine da: Mondallegro_elledici)


A grandissima richiesta eccoci al 15° rompicapo della settimana. Possono partecipare tutti gli alunni, elementari e medie. Valgono le solite regole: risposte esaustive ( in chat o nei commenti ) e vince il più veloce nel dare la risposta corretta.
Dai che non è difficile!!!!

mercoledì 20 gennaio 2010

Mp3Cut: ritagliare mp3 online per creare suonerie personalizzate


Per tutti voi, miei ex alunni delle medie, ecco una fantastica e semplicissima applicazione che vi permette di ritagliare mp3 online per creare suonerie personalizzate. I
Dal sito del maestro Alberto la descrizione di questo strumento:
"Mp3Cut è un comodo strumento basato sul web che consente di ritagliare mp3 online per creare suonerie personalizzate per i nostri amti telefoni cellulari. Il suo funzionamento è davvero semplicissimo.Si carica un file mp3 online, si seleziona (attraverso due comodi cursori) il pezzo della canzone più funzionale ad una suoneria e si procede al ritaglio. A questo punto basterà procedere al download. Ovviamente Mp3Cut si presta agli usi più svariati, non solo alla creazione diringtone. Si tratta di un servizio gratuito che non richiede registrazione".

martedì 19 gennaio 2010

"Io allo specchio"

Mostra interattiva
Ricevo dalla signora Alessandra e condivido con tutti voi, genitori e docenti, questa interessante iniziativa promossa dall'Ufficio Scolastico Provinciale di Bergamo AREA D – Supporto alla Scuola e alla Didattica.

Per il progetto Le Scuole si presentano, l’Ufficio Scolastico ospita la mostra didattica “Io allo specchio” del Liceo Suore Sacramentine di Bergamo

Per visualizzare il contenuto dell'iniziativa cliccate sull'immagine: leggerete il tutto come se fosse un giornale. Per avanzare cliccare sulle frecce  posizionate sullo schermo in basso a destra, potete anche ingrandire le pagine per facilitare la lettura ed anche, cliccando sempre in basso a destra sulla freccetta diretta verso il basso, visualizzare il tutto come file PDF e quindi anche stampare e/o salvare il documento.

sabato 16 gennaio 2010

La Chiesa e la Rete si mobilitano per Haiti


Per Haiti: dal sito Religione 2.0 del collega Luca condivido questo appello.
"Due reti diverse ma altrettanto ramificate, almeno in Italia, si mobilitano per portare il loro aiuto ai terremotati Haitiani. La Conferenza Episcopale Italiana, raccogliendo l’invito del Papa, organizza per domenica 24 gennaio 2010 in tutte le chiese d’Italia una raccolta straordinaria da inviare ad Haiti tramite la Caritas Italiana. Chi non avesse possibilità di dare il proprio contributo in parrocchia, lo può inviare direttamente alla Caritas utilizzando questi conti correnti bancari.
Nella rete, quella virtuale invece, numerose iniziative stanno crescendo in queste ore nei maggiori network sociali. Su iTunes è stata aperta una pagina dalla quale inviare il proprio contributo, nello stesso modo con cui si acquisterebbe una applicazione per iPhone. Sul blog ufficiale di Twitter sono state indicate alcune associazioni che raccolgono denaro e il relativo loro account per seguire gli sviluppi della raccolta. Non è da meno Facebook che ha fatto la sua parte per tenere informato il mondo sulla situazione ora per ora. Insieme Twitter e Facebook sono riusciti a raccogliere in poco tempo 3 milioni di dollari".
Per il terremoto in Abruzzo la nostra scuola si è generosamente prodigata. Sarebbe importante che anche per Haiti si pensasse a qualche iniziativa di solidarietà!
Grazie a quanti vorranno aderire e pubblicizzare l'iniziativa.

Corso online di formazione Informatica (M.A.I.S.)


Per i colleghi e gli alunni della scuola media che sono interessati all'apprendimento informatico ecco un'occasione da non lasciar perdere. Si tratta di M.A.I.S., reperibile online, dove vengono presentati in Flash, i moduli per l'autoapprendimento dell'informatica, a cura del Dipartimento per l'innovazione delle tecnologie. Buona occasione per un ripasso o per un approfondimento...
Si può scegliere fra due opzioni: il corso multimediale in Flash e il corso Web in HTML. Inoltre è possibile scaricare e stampare la documentazione del percorso d'apprendimento.
Per accedere a M.A.I.S. cliccare qui


mercoledì 13 gennaio 2010

Rompicapo della settimana (14)


(Immagine da:Mondallegro_elledici)


Finalmente un nuovo rompicapo!!! Alunni e alunne di classe 5^, lasciate risolvere questo gioco alle vostre compagne di classe 4^!!! Voi siete superbravissime...comunque potete partecipare ma, in caso di vincita, avrete un premio di consolazione (comunque bello).
Via con le danze e vinca il più veloce!

domenica 10 gennaio 2010

Lettera a Gesù Bambino!



Da poco è passato il Natale di Gesù. Ho trovato questa lettera a Gesù Bambino, di Beppe Severgnini, che ben descrive il contesto odierno in cui accogliere il Bambino di Betlemme diventa difficile e, per molti versi, quasi impossibile! 

Ecco il testo della lettera:


"Caro Gesù Bambino,

è nostro dovere avvertirti. Se quest'anno decidi di scendere nuovamente tra noi, lo fai a tuo rischio e pericolo. Non c'è Erode, questo è vero. Ma il momento è rissoso (in politica, in economia, sul web, alla stazione Centrale di Milano), e vedrai che proveranno a metterti in mezzo.

- per cominciare, cercheranno di arruolarti in un partito. Sotto Natale, improvvisamente, tutti cattolicissimi: gente che usa il crocefisso come un manganello, atei devoti e calcolatori, ministri preteschi e prelati ministeriali. Come hai detto? Ieri Di Pietro ti ha scritto, mettendoti in guardia dal diavolo? Uno di questi giorni ti suggerirà una frase: «Tu sei Di Pietro, e su questa pietra edificherò il mio partito». Non fidarti.

- alla Camera litigheranno per stabilire se Astro del ciel è di destra mentre Tu scendi dalle stelle è di sinistra. Al Senato Schifani griderà "Abbassiamo i toni!". Rutelli ti offrirà la tessera n.2 del suo nuovo partito (la n.1 se la tiene). La Santanché dirà che la cometa è ispirata a una sua pettinatura.

- rischierai di restare bloccato nella grotta, al freddo. Causa eccezionali precipitazioni di natura nevosa - oggi le nevicate si chiamano così - i trasporti non sono assicurati, il riscaldamento nemmeno. Il bue e l'asinello? Scòrdateli. Il primo è in sciopero contro il prezzo del latte alla stalla, per solidarietà bovina. L'asinello - detto anche somaro - è impegnato a discutere nei salotti TV.

- nella grotta arriverà una troupe del Tg4 in cerca di storie alternative di Natale ("Coppia hippy si rifugia con figlio neonato in una grotta - non sapeva che il Cavaliere ha abolito l'Ici sulla prima casa!"). E se tu dirai loro "Abbiate Fede!", quelli risponderanno "Ce l'abbiamo, ce l'abbiamo. Da diciotto anni... "

- rischierai di finire nella pubblicità del Pan di Stelle o di un pandoro. Ti chiederanno di esclamare "E' divino!" - e lassù Qualcuno potrebbe dispiacersi. Non solo: Lavazza e Nescafè stanno litigando per una pubblicità ambientata dalle tue parti - sì, in Paradiso. Se ti trovano, ti chiedono un arbitrato. Rischi di passare la notte di Capodanno con Bonolis, Clooney e la Canalis, scocciata perché tua mamma è più giovane e carina di lei.

- a proposito: Maria è meravigliosa, ma un po' fuori moda. Pensa che non ha nemmeno venduta l'esclusiva delle tue prime foto a Chi e non ha creato un gruppo Fan di Jesus su Facebook.

- Giuseppe, bravo artigiano e tuo papà in terra, verrà chiamato Pino, Pinuccio, Giusè, Puccio, Peppe e Beppe - te lo dice uno che se n'intende. "Da Pinuccio & Figlio snc - Infissi e porte blindate" (visti i tempi).

- qualcuno dirà che Babbo Natale - laico, casinista e sovrappeso - è più televisivo di te. Tutti possono interpretarlo: basta un cappello rosso e la barca bianca. Per imitarti, invece, dovremmo tornare umili. E questo, in Italia, non va più di moda.
Dimenticavo. Non aspettare i Re Magi. Sono extracomunitari senza visto e sono stati oggetto di respingimento".



Ci sono parecchi elementi su cui riflettere, non trovate? Ma tu, piccolo Bambino di Betlemme, sei e resti sempre irriducibile ai nostri meschini calcoli di potere! Sei e resti Amore!

mercoledì 6 gennaio 2010

Epifania: il viaggio come metafora


“Gesù nacque a Betlemme di Giudea, al tempo di re Erode. Alcuni Magi giunsero da oriente a Gerusalemme e domandavano: “Dove è il re dei giudei che è nato? Abbiamo visto sorgere la sua stella e siamo venuti per adorarlo”.[…] Al vedere la stella, essi provarono una grandissima gioia. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra”.
(Mt 2,1-12)
[Giotto, Epifania, Cappella degli Scrovegni, Padova ]

In forza di questo incontro può accadere che la nostra scociocultura, quell’identità sociale che ci ha sostenuti nel nostro processo di crescita, si riveli all’improvviso un idolo, una falsa immagine di Dio che credevamo di venerare. L’Epifania di Betleem rivela, infatti, sempre un “vero Dio” più povero ed essenziale di quello immaginato, ripropone sempre una mediazione in qualche modo stravolgente gli usati paramenti del rapporto con la Verità. in questo senso la grande lezione dei Magi risiede nel loro corale riconoscimento del segno, nel “non stupirsi” di incontrare Dio nei panni di un bambino povero e inerme, accettando il rischio della novità, dell’inusuale, dell’incerto, e quindi del “possibile”……. In realtà, l’adorazione del bambino nella mangiatoia, prima che vera “epifania” di Dio, appare piuttosto disvelamento degli idoli nascosti nel cuore dell’uomo. Perciò l’incontro tra i Magi, figura di confronto fra gli uomini di culture diverse, di norma genera l’urgenza etica di rompere quelli che Fromm chiamava “i legami incestuosi” con la terra e l’etnia, per affrontare il confronto sempre nuovo con responsabilità personale e collettive, con soluzioni da inventare o riscoprire insieme agli altri. Il confronto interculturale, come il viaggio dei Magi, porta sempre con sé il rischio di una possibile morte delle antiche e tranquille certezze collettive: ma nelle complicate situazioni interculturali e trans-culturali di oggi questo è il rischio minimo che ogni uomo adulto deve correre. La vocazione dei Magi costituisce oggi la vocazione di ciascuno di noi”.


( da: “Il viaggio come metafora pedagogica” di M.T. Moscato. Editrice la scuola. Pag194-195)

Buona Epifania a tutti i lettori del blog!

lunedì 4 gennaio 2010

Salviamo la Terra!


Ho trovato sul blog della collega Carmela questo interessante video che desidero condividere con tutti voi, soprattutto con gli alunni. Vi lascio la lettura del post di Carmela di cui condivido le idee e le proposte:

"Il video che vi ho proposto è quello che è stato presentato all'apertura del vertice di Copenaghen. Mi ha molto impressionato; non mi va che la nostra indifferenza metta a rischio la vita su questo pianeta. Certamente le immagini drammatiche appena viste vanno riferite ad un futuro in cui io non ci sarò e voi, cari ragazzi, sarete avanti negli anni. I segni di qualcosa che comunque non va nel nostro pianeta, li vediamo in continuazione (fenomeni atmosferici estremi, ghiacciai che si sciolgono,ecc...). Possiamo fare qualcosa, nel quotidiano intendo?
Ho trovato questo decalogo del buon ecologista:

1-se possibile bevi acqua di rubinetto o comunque in bottiglia di vetro

2-compra prodotti con meno imballo possibile, e in contenitori di vetro(succhi, yogurth, etc..)

3-usa e compera prodotti con materiali riciclati(sacchi,carta,carta igienica etc)

4-favorisci i prodotti locali ed equosolidali

5-fai la raccolta differenziata(specialmente pile-farmaci)

6-usa riduttori di flusso nei rubinetti

7-fai la doccia al posto del bagno e parzializza lo sciacquone del wc

8-usa lampade a risparmio energetico

9-spegni luci e apparecchi elettrici quando non servono

10-usa l'automobile il meno possibile o perlomeno in condivisione

Ci mettiamo all'opera?

Chi ben comincia l'anno...."

venerdì 1 gennaio 2010

Anno 2010


Condivido con tutti voi gli auguri di Buon Anno ricevuti dal Maestro Pedro.
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