Lettera vaticana sull'insegnamento della religione nella scuola
Della Congregazione per l'Educazione Cattolica
CITTA' DEL VATICANO, martedì, 8 settembre 2009 (ZENIT.org).- Pubblichiamo di seguito la lettera circolare sull'insegnamento della religione nella scuola inviata dalla Congregazione vaticana per l'Educazione Cattolica ai Presidenti delle Conferenze episcopali e datata 5 maggio 2009.
Riporto una breve sintesi della lettera
- La libertà religiosa è il fondamento e la garanzia della presenza dell’insegnamento della religione nello spazio pubblico scolastico.
- Una concezione antropologica aperta alla dimensione trascendentale ne è la condizione culturale.
- Nella scuola cattolica l’insegnamento della religione è caratteristica irrinunciabile del progetto educativo.
- L’insegnamento della religione è differente e complementare alla catechesi, in quanto è insegnamento scolastico che non richiede l’adesione di fede, ma trasmette le conoscenze sull’identità del cristianesimo e della vita cristiana. Inoltre, esso arricchisce la Chiesa e l’umanità di laboratori di cultura e umanità.
Il collega Luca nel suo blog commenta "In realtà la lettera torna a dire ciò che già sapevamo: che l’ora di religione nelle scuole non può che essere affidata alla Chiesa, che le altre religioni andranno presentate non in modo comparativo e “neutro”, che bisogna ben distinguere tra catechesi e ora di religione come trasmissione di conoscenze sull’esperienza cristiana. La lettera è ovviamente più articolata, vi invito a leggerla tutta, e sicuramente susciterà reazioni da parte del mondo laico e non solo…."
Evidentemente, mi associo al pensiero del collega Luca!
il nostro dirigente, ci vieta,in nome della laicità della scuola, di inziare la giornata scolastica con il segno della croce e con la preghiera. può farlo ? come ci dobbiamo comportare ?
RispondiEliminasaluti un'insegnante amareggiata
Carissima insegnate (?), il tuo dirigente ha ragione! L'insegnamento della RC a scuola non deve mai sconfinare nella catechesi, in atti decisamente e fortemente espressione di appartenenza ad un credo. Il segno di croce e la preghiera sono, infatti, espressioni di fede cristiana. A scuola ciò non viene assolutamente rtichiesto. La finalità dell'IRC a scuola è quella essenzialmente culturale, artistica, letteraria e antropologica, di un'antropologia cristiana che ha saputo e sa illuminare di senso ogni domanda sull'uomo, sul creato, sulla letteratura.... Inoltre contribuisce alla crescita dell'alunno nella sua dimensione religiosa (non catechetica) nel rispetto delle finalità della scuola. Dal resto che senso hanno anche quei segni di croce prima di una gara sportiva, di un esame ecc...sono solo segni idolatrici, propiziatori e scaramantici. Nel cuore sì, lì può avvenire il vero affidamento, che poi si riflette nel nostro essere testimoni di pazienza, di una didattica sempre attenta alla persona in ogni sua dimensione, compresa quella che sta alla base del senso religioso. In particolare, poi, il nostro compito è quello di approfondire la risposta che la RC fornisce alle domande di senso dell'uomo, insieme alle risposte delle altre religioni. Educare alla libertà nella consapevolezza che la conoscenza è alla base di ogni decisione. Educhiamo quindi allo svlipuppo del senso critico, alla respomsabilità e lasciamo il resto alla catechesi.
RispondiEliminaCon simpatia...a presto