Il 2 agosto scorso ricorreva il trentesimo anniversario della "Strage di Bologna". Anche in questo caso spesso si tende a rimuovere o a dimenticare...invece occorre "far rivivere le emozioni e mettere in fila i fatti" per non dimenticare e per onorare le vittime". Un'occasione per conoscere i fatti per chi allora non era ancora nato o per chi c'era ma si è dimenticato ce la dona il libro a fumetti di A. Boschetti e A. Ciammitti "La Strage di Bologna" (vedi recensione nella mia libreria).
Il libro è dedicato ai parenti delle vittime.
Ecco i fatti: "Bologna 2 agosto 1980. Alle ore 10 e 25, nella sala d'aspetto di seconda classe della Stazione Centrale, affollata di viaggiatori, esplodo un ordigno a tempo, contenuto in una valigia sistemata a mezzo metro d'altezza sopra un tavolino portabagagli. La detonazione viene percepita a diversi chilometri di distanza e causa il crollo istantaneo di un'intera ala dell'edificio, investendo il treno Ancona-Chiasso in sosta al primo binario e il parcheggio dei taxi antistante la stazione. Muoiono ottantacinque persone, più di duecento sono i feriti, per uno degli attentati terroristici più sanguinosi del secondo dopoguerra italiano". (dalla presentazione di copertina del libro).
"Chiedere la verità, dopo aver subito l'offesa della strage, significa costruire una convivenza civile migliore, basata sulla trasparenza e sul rispetto primario del legittimo diritto alla vita". (Paolo Bolognesi)
Vedi anche:
- Wikipedia
- Associazione famigliari delle vittime
- Trent'anni dopo aspettando la verità (ANSA)
- Lo Stato assente!
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