
Sono da tempo abbonata al periodico dell’Associazione “Progetto HaEven” di Dalmine (BG). Nell'ultimo numero del periodico ho trovato questa bellissima poesia che desidero condividere. In classe abbiamo avuto modo di parlare del conflitto che affligge Israele, della sofferenza che la guerra genera e sull'importanza del saper costruire la Pace. Eccovi la poesia, anzi, la preghiera così come l'ho ricevuta.
"Shalom! Vogliamo iniziare questo nuovo anno con gli amici di Yeshua e di Israele con questa piccola poesia che ho avuto in dono tanti anni fa. Vorrei vederci tutti insieme uniti in questa preghiera che è un invito al Dio di Israele, il Dio di Abraamo, di Isacco e di Giacobbe. Il mondo non invita Dio, anche se cerca la pace, cerca l’amore, la speranza e la luce più che mai in questi tempi oscuri e difficili. Perciò, noi che siamo suoi figli, diamogli il benvenuto nella nostra miseria, guerre, ostilità e incomprensioni!
Benvenuto
Benvenuto
- Dio della pace -
fra i reticolati di un mondo in guerra,
fra gli sguardi persi di bambini senza sguardi,
nelle case sbriciolate dalla solitudine e dall’odio.
Benvenuto
-Dio dell’amore-
Nell’abbraccio freddo di amanti incompresi,
nelle mani ferite che non sanno più di carezze,
sui volti di uomini persi agli angoli di strade vuote.
Benvenuto
-Dio della speranza-
Per chi è arrivato al capolinea,
fra gente in letti di corsie senza uscita,
fra le lacrime di chi Ti ha perso,
fra i singhiozzi di chi Ti cerca.
Benvenuto
-Dio della luce-
Fra tutti gli esseri perduti
nei sotterranei della vita.
Benvenuto.
(scritta 25.02.1996 da un’ebrea che vuole rimanere anonima)
maestra mgb