mercoledì 26 gennaio 2011

Voci della Shoah (1945-2008)

"Presenta circa 130 volumi di memorie scritte o fotografiche sull'Olocausto. È il catalogo curato per l'esposizione libraria che porta appunto il nome "Voci dalla Shoah". È seguito da una Postfazione che "in forma di pensieri sparsi" propone alcune riflessioni conclusive. È possibile accedere ai singoli testi sia attraverso l'indice alfabetico di essi contenuto in Testi del catalogo, sia attraverso i link ai singoli capitoli che sono tematici.
Titolo: Voci dalla Shoah
Autore: Centro Culturale L'Areopago
Lingua: Italiano
Pagine: 209
Formato: Pdf
Presenta circa 130 volumi di memorie scritte o fotografiche sull'Olocausto. È il catalogo curato per l'esposizione libraria che porta appunto il nome "Voci dalla Shoah". È seguito da una Postfazione che "in forma di pensieri sparsi" propone alcune riflessioni conclusive. È possibile accedere ai singoli testi sia attraverso l'indice alfabetico di essi contenuto in Testi del catalogo, sia attraverso i link ai singoli capitoli che sono tematici".

Indice


Prefazione

Capitolo 1 - Studi Generali

Capitolo 2 - L'Eliminazione dei Disabili e dei Malati di Mente
Capitolo 3 - I Ghetti Polacchi
Capitolo 4 - Lo sterminio in Atto. Le Fucilazioni sul Fronte Russo
Capitolo 5 - Treblinka e i Campi di Sterminio
Capitolo 6 - Auschwitz
Capitolo 7 - Gli Altri Campi di Concentramento
Capitolo 8 - L'Italia e gli Italiani
Capitolo 9 - Diari
Capitolo 10 - Le Reazioni
Capitolo 11 - I Processi
Capitolo 12 - Testimonianze Cinematografiche
Postfazione



Appendici:



Breve Cronologia

Testi del Catalogo





Hanno rischiato la vita per sotterrare i loro manoscritti vicino ai crematori di Auschwitz. Hanno nascosto un intero archivio storico nel ghetto di Varsavia, prima della rivolta del ghetto, perché giungesse fino a noi.

Il Diario di Anna Frank, abbandonato per terra ad Amsterdam, è giunto fortunosamente fino a noi, passato inosservato sotto gli occhi dei nazisti.

Gli ebrei del Sonderkommando di Treblinka hanno accettato di morire, nella rivolta del campo della morte, perché qualcuno di loro potesse sopravvivere e raccontare.
Molti dei sopravvissuti allo sterminio hanno sentito il dovere di superare il dolore del ricordo per raccontare la loro storia e, con essa, quella di milioni di altri che non sono sopravvissuti. Così hanno fatto Primo Levi, Jean Améry ed Elie Wiesel, scampati al campo di Auschwitz 3, Buna Monowitz.



La rassegna libraria Voci dalla Shoah vuole obbedire al loro comando: non dimenticate, ricordateci.

Vuole essere memoria di chi ha sofferto. Vuole onorare chi nel morire ha cercato di conservare umanità, di aiutare, di opporre resistenza, di testimoniare speranza, e chi non vi è riuscito.

È vergogna per chi ha colpito.
È interrogativo per chi è restato nella propria casa a guardare, senza voler guardare in faccia ciò che aveva intuito.
Tramite gli scritti raccolti la memoria, la vergogna e l'interrogativo giungono fino a noi.



La mostra, nata nel Centro culturale Due Pini , arricchita nel Centro culturale L'Areopago, ulteriormente ampliata dal Centro culturale Gli scritti, espone libri di memorie sull'Olocausto, accompagnati da un percorso espositivo. Vengono insieme presentate le mappe del ghetto di Varsavia e di Cracovia e dei 3 campi di Auschwitz, insieme a volumi fotografici che raccolgono le immagini degli anni dello sterminio relative alla vita dei ghetti e dei Lager.



La mostra è stata presentata per la prima volta nell'Auditorium Due Pini, in occasione del ciclo cinematografico “Nazismo: una follia inevitabile?”, tenutosi dal 10 al 31 marzo 1995. La conferenza di inaugurazione vide la relazione del prof. Vittorio Emanuele Giuntella, reduce dai campi e professore di Storia moderna presso l'Università di Roma La Sapienza.



È stata successivamente esposta, in occasione della Giornata del dialogo ebraico-cristiano 1996, nei locali dell'Istituto dell'Assunzione, dal 17 al 25 gennaio 1996. In tale occasione venne inaugurata alla presenza dell’allora rabbino capo di Roma Rav Prof. Elio Toaff , di S.Ecc. Mons. Clemente Riva, che era vescovo ausiliare di Roma e presidente della Commissione diocesana per i rapporti con l'ebraismo, e di Piero Terracina, reduce dal campo di Auschwitz. Durante l'esposizione, aperta alle scuole medie superiori romane, intervennero Luigi Sagi, reduce da Auschwitz, ed Ercole Maranzana, reduce da Flossenburg e da Dachau, allora presidente della sezione romana dell'ANED (Associazione Nazionale Ex-Deportati).



In occasione del convegno annuale “Giovani verso Assisi ”, organizzato dai francescani conventuali di Assisi e dedicato quell'anno alla figura di Massimiliano Kolbe, la mostra fu esposta nei locali annessi alla Basilica di S.Francesco in Assisi, nel novembre 1996 e subito dopo è stata allestita nei locali della libreria Coletti a S.Pietro.



Nel corso del convegno internazionale Bene e maledopo Auschwitz, che si è tenuto dal 22 al 25 settembre 1997 presso la Pontificia Università Gregoriana, la mostra è stata esposta in collaborazione con la Commissione per l'ecumenismo e il dialogo della Diocesi di Roma .



Un nuovo allestimento è stato realizzato per l'esposizione avvenuta a cura del Centro Culturale L'Areopago, presso la parrocchia di S.Melania, dal 18 gennaio al 3 febbraio 2001, in occasione della Prima Giornata della Memoria in Italia. In questa occasione la mostra fu inaugurata il 18 gennaio 2001, con una conferenza di Shlomo Venezia, ex-deportato di Auschwitz e visitata, nei giorni successivi, dagli alunni delle scuole delle zone AXA, Casalpalocco, Acilia, Infernetto.



Il presente catalogo disponibile on-line è l'ultimo aggiornamento della mostra, ad opera del Centro culturale Gli scritti, presso il quale sono oggi depositati tutti i materiali della mostra. Per ogni informazione è possibile contattare i curatori utilizzando l’indirizzo di posta elettronica centroculturale@gliscritti.it



Un ringraziamento particolare va a Paola Alcaro, Simone Bellarelli, Giulia Balzerani, Silvia Cascino, Domitilla Coltellacci, Silvia Dalmastri, Cesare Decanini, Filippo Degni, Andrea Dieni, Jeffrey Do Rosario, Chiara Fasanelli, Simone Felli, Nicola Filippi, Stefano Lonardo, Chiara Mancusi, Francesca Maruffi, Paolo Molajoni, Angelo Mottola, Francesca Palazzolo, Fiorella Papi, Valeria Sansoni, Andrea Mascetti e Marina Servo per aver curato la trascrizione dei testi della mostra in lunghe ore di lavoro. Senza di loro questa mostra non esisterebbe.

Giovanni Lonardo e Pier Luigi Quatrini sono stati, invece, autori delle schede su Primo Levi e su Emmanuel Lévinas.



Il Centro culturale Gli scritti (30/3/2008)

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