giovedì 1 gennaio 2009

Racconto per riflettere: "La rana lessata"


Olivier Clerc, scrittore e filosofo, ha inviato una storiella di grande ricchezza d'insegnamento.
E' possibile visualizzarne una versione in flash cliccando sull'immagine della rana.
In sintesi e per invogliarvi a leggerla: "si tratta del principio della rana lessata. In un pentolone colmo d'acqua fredda nuota tranquillamente una rana. Il fuoco è acceso sotto la pentola, l'acqua riscalda pian piano. Presto diventa tiepida. La rana trova questo piuttosto gradevole e continua a nuotare. La temperatura continua a salire. Adesso l'acqua è decisamente calda: un po' più di quanto la rana non apprezzi. Si stanca un po' ma tuttavia non si spaventa".
Se vuoi sapere come va a finire...continua a leggere cliccando sull'immagine....
Buona riflessione d'inizio anno...
maestra mgb

3 commenti:

  1. Bellissima lezione per noi adulti.
    Cosa possiamo fare per rallentare questo processo di assuefazione?
    I nostri bambini come possono essere difesi da questa forma di "ignoranza"?
    Cerchiamo di essere con loro nell'interpretare gli eventi quotidiani e non, non evitiamo i commenti, le denunce, esprimiamo sempre il nostro parere, educhiamoli ad avere sempre un senso critico e a sentirsi protagonisti della storia. Ormai noi adulti siamo "inquinati dai pregiudizi e dall'indifferenza" abbiamo già accettato alcuni compromessi; i nostri figli possono cambiare gli eventi se diamo a loro gli strumenti giusti.
    Lo strumento giusto è quello di permettergli di pensare e di considerare i loro pensieri importanti.

    RispondiElimina
  2. Penso che sia uno dei compiti specifici ed irrinunciabili della scuola e, chiaramente in primo luogo della famiglia, educare i piccoli, anche nelle scelte, che si incontrano nella vita ordinaria, ad un senso critico. La mancanza di valori condivisi, di rigore nei divieti sensati, di educazione alla libertà, ha condotto molti educatori a lasciar correre un pò su tutto. Educare alla disciplina sensata, al saper attendere, a scegliere il vero e il giusto e non il comodo, ad un dialogo costruttivo ha portato i giovani, o almeno un gran parte, a non saper vedere le conseguenze di molti dei loro atti. Occorre, a mio parere, più che dare consigli, essere noi educatori esempi di persone che sanno vivere con valori, che sanno riconoscere gli sbagli e ricercare piste risolutive, che sanno dire no e sì senza compromessi, costi quello che costi, consapevoli che l'amore e il rispetto si guadagnano soprattutto nelle coerenza di vita e non nella ricerca ad ogni costo del consenso e del successo...
    Con affetto
    mgb

    RispondiElimina
  3. correzione del post precedente....
    Il non educare alla... e poi tutto il resto è ok!
    Scusate...
    mgb

    RispondiElimina

Related Posts with Thumbnails