sabato 10 gennaio 2009

Striscia di Gaza, terra senza pace



Giordano mi ha chiesto come mai nella terra di Gesù ci sia guerra. Ho promesso che in classe ne parleremo. Per ora posto un articolo (Popotus, Avvenire, 3 genn. 2009) che può informare circa il conflitto in atto e suggerirci alcune piste di riflessione.

"Nella terra in cui nacque Gesù, c'è guerra e distruzione. Il 2009 è iniziato con una nuova ondata di violenza in Medio Oriente: le truppe israeliane il 2 gennaio sono uscite dai propri confini e sono antrate nella Striscia di Gaza per disarmare il movimento terroristico di Hamas. Una decisione presa perchè Hamas, che governa quel territorio, da giorni lanciava razzi sulle città israeliane, terrorizzando e ferendo gli abitanti. L'offensiva israeliana, chiamata "Piombo fuso", è massiccia: i militari bombardano le città della Striscia di Gaza, le percorrono con i carri armati e con le truppe. Solo che i proiettili non centrano unicamente obiettivi militari: le vittime sono ormai più di 600, un quarto bambini, donne, anziani, persone che con i miliziani di Hamas non hanno nulla da spartire se non il fatto di vivere nella stessa terra. C'è poi l'aggravante che i militari di Hamas si mescolano alla popolazione civile e spesso nascondono armi e munizioni nelle zone più abitate e anche per questo le vittime civili sono così numerose. La situazione è molto complicata, le responsabilità si intrecciano, comprese quelle di chi nelle capitali dell'Europa e del mondo intero sta a guardare sperando che prima o poi tutto passi. Quel che è certo è che la gente muore, da una parte e dall'altra, che decine di bambini restano sotto le macerie senza avere nemmeno il tempo di capire perchè, e che questo modo di affrontare le crisi provoca altro odio, altra sofferenza. Non è la prima guerra tra Israele e palestinesi, non sarà nemmeno l'ultima, ma forse anche questa crisi, al di là delle colpe dei terroristi e delle necessità di Israele di difendersi, avrebbe potuto risoversi senza far parlare le armi".

...Pace su Gesrusalemme !

maestra mgb

3 commenti:

  1. pensando ai bimbi palestinesi.....e a tutti i bimbi vittime delle guerre degli adulti

    Gianni Rodari

    Promemoria

    Ci sono cose da fare ogni giorno:
    lavarsi, studiare, giocare,
    preparare la tavola,
    a mezzogiorno.

    Ci sono cose da fare di notte:
    chiudere gli occhi, dormire,
    avere sogni da sognare,
    orecchie per non sentire.

    Ci sono cose da non fare mai,
    né di giorno né di notte,
    né per mare né per terra:
    per esempio, la guerra.



    mamma Sandra

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  2. Grazie Sandra...domani metto la poesia di Rodari su un post specifico. Penso di proporla come riflessione alle classi4^, i commenti,disegni e pensieri degli alunni, poi, li pubblicherò.
    Grazie ancora!
    mgb

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  3. Ciao Butti come stai?
    Mi ha colpito l' ultimo pezzo di frase dell' ultima frase: non è la prima guerra tra Israele e palestinesi , non sarà nemmeno l' ultima.
    Spero che ti sbagli che non sia nemmeno l' ultima: però la realta è la realta.
    Buona notte.
    Ciao Giordano.

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