Siete tutti invitati allo spettacolo "Fiori" di Arhat Teatro che si terrà a Bergamo presso "Il Caffè Letterario", Via San Bernardino, n°53.
La rappresentazione si terrà Sabato 27 Novembre 2010 alle ore 21.00.
"Fiori" è una rapsodia/teatro liberamente ispirata a "Les fleurs du mal" di Baudelaire.
Con Samuele Farina, regia di Pierluigi Castelli.
Per informazioni:
e-mail ilcaffeletterariobg@libero.it
Tel. 035-243964
Qui il sito
"... vi porterò attraverso la densità o compagni della mia triste gioia".
Un attore, solo, al centro della scena scarna.
Un lenzuolo rosso, avvolto sopra i pantaloni neri, è l’unico ornamento che indossa.
Due cubi si stagliano sullo sfondo, sembrano spartiacque tra un prima e un dopo, delimitatori di un inizio di percorso, che il poeta-attore dovrà compiere.
La pallida luce di un lume brilla per delineare i contorni di un rito.
Una voce riecheggia nello scorrere del tempo, le parole immortali del poeta rivolgono un grave monito allo spettatore.
L’attore annuncia che cosa succederà quando lo spartiacque non sarà più tale: sofferenza.
L’attore-poeta è allo stesso tempo piaga e coltello, vittima e carnefice del/nel rito.
Inizia così il viaggio che lo porterà al confronto con angeli/demoni archetipi dell’esperienza umana: il tempo, la sofferenza e la morte.
Attraverso una peripezia corporea e vocale, di grande impatto ed efficacia, il poeta-attore porterà lo spettatore a “toccare con mano” i motori immobili delle sofferenze umane: ognuno con modalità ed intensità differenti, perché differente, è l’esperienza che ognuno ha di questi archetipi.
Sopra il rito è presente un angelo, nunzio di vittoria: vittoria della morte sulla vita, del male sul bene e del tempo sull’eternità.
Sulle musiche di Kitaro, la performance si snoda attraverso una serie incalzante di azioni di teatro danza, mentre si va stendendo una trama sottile, resa densa dal lirismo dei pochi testi tratti da Baudelaire, in cui il gusto del tutto lascia comunque sempre spazio all’intenso profumo del particolare, e ancor più del dettaglio che è in ogni spettatore.
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