venerdì 6 novembre 2009
20° anniversario della caduta del Muro di Berlino
" Il 1989 costituisce una pietra miliare nella storia della Germania e di tutta l'Europa. Nell'autunno di quell'anno, in alcune delle città della ex Germania dell'Est (Dresda, Lipsia, Plauen, Berlino Est) si susseguirono manifestazioni di protesta contro il regime, fatti storici che andarono sotto il nome di "Rivoluzione pacifica", e nella notte tra il 9 e il 10 novembre 1989, il Muro di Berlino, costruito nel 1961, fu abbattuto e la frontiera della Germania Ovest fu aperta".
Per ricordare questo anniversario posto una bellissima immagine che l'amico pittore Umberto Gamba ha realizzato e gentilmente donatami via e-mail.
Questo suo dipinto "ci parla" più di tante parole. Osserviamola con attenzione... potremmo continuare a scrivere le parole "SUL MURO" e quelle "OLTRE IL MURO" ma, soprattutto potremmo impegnarci a vivere con responsabilità là libertà (di pensiero, di parola, di spostamento, di accoglienza, di sogno, di utopia, di senso religioso...) che così faticosamente l'Italia e gran parte dell'Europa si è conquistata.
Un abbraccio a tutti voi....
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Magnifico dipinto!!!
RispondiEliminaVent'anni fa viene abbattuto il muro di Berlino, facendo cadere divisioni di natura ideologica, economica e geopolitica. Grande conquista per un Paese. Ma oggi, mentre festeggiamo l'evento, non ci accorgiamo dei piccoli muri che, paradossalmente, costruiamo attorno a noi............ basti pensare alle divisioni di genere "maschile e femminile", muri tra genitori e figli, datori di lavoro che favoriscono carriere in virtù "dell'immagine donna" e non per la propria intelligenza o cultura,italiani che si vestono sempre di più di panni di Padroni di casa emarginando dalla società immigrati e tutti i muri di paura che non riusciamo a scalare.
Abbatere un muro è una conquista!!!! Costruirlo e una disfatta!!!
Un abbraccio a tutti coloro che ogni giorni scalano un muro e raggiungono la vetta...
Jolanda
Grazie Jolanda per il tuo commento che condivido pienamente. E non solo io, infatti, oggi, in classe 5^C, discorrendo su questo argomento, gli alunni sono pervenuti alle tue stesse conclusioni. Il momento della conversazione ha evidenziateo come i "muri" che non si vedono, ci sono eccome! La fatica della riflessione ha prodotto e contestualizzato nel quotidiano i suoi frutti. Ho immensa fiducia in questi futuri cittadini e non smetto mai di seminare, di arare, di creare senso critico nella speranza di una conquista di libertàò personale, al di là dei pre-giudizi che apertamente o meno accompagnano la loro crescita. Mi riprometto di affrontare l'arcomento anche in 5^B.
RispondiEliminaGrazie e un abbraccio!