venerdì 21 settembre 2007

S.O.S. Istituto Comprensivo di Calcinate


Ricevo dall'amico e collega Gigi Castelli e pubblico un appello a cui ho aderito inviando al Provveditore agli studi di Bergamo e ai colleghi di Calcinate una e-mail che puoi leggere di seguito, in calce all'appello stesso.
Cliccando sull'immagine ti colleghi al sito dell'IC di Calcinate dove trovi tutti i dettagli relativi all'incresciosa e paradossale vicenda che stanno vivendo i docenti di codesta scuola.
Richiesta di solodarietà ricevuta da Gigi Castelli

Mi rivolgo a tutti gli amici e le persone che hanno conosciuto, collaborato o sentito della nostra/mia scuola di Calcinate (con i suoi plessi di Palosco, Mornico, Cavernago).

Lanciamo un accorato appello perchè si solidarizzi con la battaglia che abbiamo intrapreso, come docenti all'unanimità, contro il tentativo di azzerare la storia della nostra scuola e la sua unicità
attraverso pesantissimi tagli all'organico.
S.O.S. SCUOLA PRIMARIA
( ISTITUTO COMPRENSIVO DI CALCINATE – BG)

Mentre sui media si disserta di “NUOVE INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO” per il primo ciclo dell’istruzione, in cui rientra la scuola primaria, (indicazioni elaborate dalla Commissione presieduta dal Prof. Mauro Ceruti dell’Università di Bergamo), nonché di ritorno del TEMPO PIENO

PESANTISSIMI TAGLI ALL'ORGANICO DELLA NOSTRA SCUOLA PRIMARIA

STANNO SOFFOCANDO UNA STORIA DI OLTRE 35 ANNI DI RICERCA E INNOVAZIONE
DA PIÙ PARTI RICONOSCIUTA,
(a cominciare da numerosissime tesi di laurea discusse presso l’università di Bergamo e in altri atenei),

STANNO METTENDO IN GINOCCHIO UNA RICCA COMPLESSITÀ E PROGETTUALITÀ ,

STANNO DEQUALIFICANDO E OMOLOGANDO
UNA SITUAZIONE SPESSO DEFINITA DI ECCELLENZA
(Continua la lettura collegandati al sito dell'IC di Calcinate. Qui potrai agevolmente inviare la tua adesione al Provveditore).
La mia e-mail di solidarietà inviata al Provveditore sgli studi di Bg. ed ai colleghi di Calcinate
C.A.
Dott, Luigi Roffia
esprimo incondizionato sostegno alle richieste dei docenti di Calcinate espresse nel documento "SOS" del 14 settembre 2007 di cui Lei è senza dubbio a conoscenza.
Esprimo altresì solidarietà ai colleghi docenti dell'IC di Calcinate in quanto (conoscendone alcuni personalmente) condivido la stessa loro passione educativa, la fatica della ricerca costante, il tentativo di coniugare le richieste ministeriali con l'attenzione alla realtà locale, ai reali bisogni formativi dei bambine e delle bambine a noi affidati. Tutto ciò portato avanti di anno in anno con la fiducia che possiedono solo le persone che credono fermamente nel valore educativo e formativo ( e non solo conoscitivo) della scuola. Questi colleghi, unitamente alla dirigenza del loro IC, hanno intrapreso piste appena tracciate, innovative, creative, faticose ma sostenute dalla bellezza della scoperta e dal coraggio di chi sa mettersi in gioco, sfidando la complessità dell'oggi sostenuti, però, dalla saggezza di una pedagogia che si fa sul campo e non solo sui testi universitari. Questa loro scuola di qualità, che veramente mette al centro del processo d'apprendimento i bambini e le bambine con i loro bisogni formativi, va sostenuta con tutti i mezzi .
Con Martin Buber ("Racconti chassidici. I dieci gradini della saggezza".) vorrei condividere con Lei e i colleghi/e di Calcinate, a sostegno di quanto espresso nella e-mail la seguente piccola perla di saggezza, in modo che si possa comprendere meglio che è impossibile richiedere educazione e valutazione senza garantire un numero adeguato di docenti , è impossibile garantire un futuro migliore ai nostri alunni di oggi, senza investire con coraggio e in qualità, sapendo leggere al di là delle contingenze spesso miopi nell'applicazione pedissequa della normativa: occorre invece possedere il respiro ampio che traspare da quei maestri e maestre che riescono a trasformare il mestiere dell'insegnare in passione educativa che sostiene, anche nei momenti bui, i docenti che hanno ben chiara, nel cuore e nella mente, l'idea dell'uomo e del suo destino!
"L'uomo è come un albero. Se ti metti di fronte ad un albero e lo guardi incessantemente per vedere se cresce e di quanto sia cresciuto, non vedrai nulla. Ma curalo in ogni momento, liberalo dal superfluo e tienilo pulito (...) ed esso, a tempo debito, comincerà a crescere. Lo stesso vale anche per l'uomo: l'unica cosa che gli serve è superare i lacci e impedimenti, e non mancherà di svilupparsi e crescere".

Distinti saluti


Confido ora anche nelle vostre adesioni.
Ringrazio i docenti della scuola primaria del mio IC che hanno sottoscritto l'appello!

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