Di fronte alla schedatura dei minori rom, Combonifem promuove una petizione alla quale ti invita ad aderire.
Non è rivolta ai “grandi” che reggono il nostro Paese, bensì ai nostri connazionali, e ai cristiani comuni.
Cara concittadina, caro concittadino che come me ti riconosci nella Costituzione che all’art. 3 recita: «Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali»;
cara sorella, caro fratello che, se professi come me la fede in Cristo Redentore, ti riconosci nel Vangelo da Lui annunciato «per rimettere in libertà gli oppressi» (Luca 4,18… e tutto il resto del Nuovo Testamento);
scrivo a te – non al Governo o alla Commissione Europea, ma a te – perché sia cancellata immediatamente l’iniziativa di schedare, attraverso impronte digitali, i minori rom.
Scrivo a te perché certamente anche tu desideri continuare a vivere in una democrazia, dove cioè chi governa lo faccia a nome di tutti e rappresentando i valori fondamentali che hanno retto la nostra società per 60 anni: il diritto alla vita, alla dignità, ad essere rispettati. E alla sicurezza, certo: di tutti. Sono diritti di tutti e di ciascuno, senza esclusione di qualsivoglia categoria sociale o etnica.
Scrivo a te perché se non siamo tu, io e il maggior numero a far sentire direttamente la nostra voce, chi ci governa si sentirà in dovere di interpretare come meglio crede i nostri bisogni, le nostre paure, aspirazioni, sentimenti. E la nostra coscienza.
Se il rilevamento delle impronte fosse obbligatorio per l’intera popolazione italiana, o per tutti i minorenni, il problema non si porrebbe (o sarebbe di altra natura). Contrassegnare, invece, un gruppo di persone per la loro nascita, e non per delitti di cui si fossero macchiati in condizioni adulte di responsabilità, è semplicemente perpetuare la primitiva pratica del capro (ora diventato gregge) espiatorio.
Le eventuali ragioni “umanitarie” per una schedatura, se tali davvero sono, dovranno trovare vie altrettanto umanitarie: di prevenzione sociale e di inserimento. Il contrario di una marchiatura. Ti ringrazio della tua adesione.
Promuovila a tua volta presso chi conosci.
In segno di pace. (maestra mgb)
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