A conclusione del percorso sulla Shoah, oggi con i vostri compagni di classe 5^C, in laboratorio di informatica, abbiamo cercato e trovato il video associato alla canzone di F. Guccini "Il bambino nel vento". Lo postiamo perchè riteniamo possa aiutarci per meglio comprendere e, per non dimenticare mai, quanto il male possa raggiungere vette di crudeltà indicibili! Alla domanda finale della canzone di Guccini abbiamo saputo rispondere sia tramite un testo di Papa Benedetto XVI del 2006 in occasione dell sua visita al campo di concentramento di Auschwitz, sia riflettendo sul bellissimo spettacolo teatrale "Cuore di pietra" che abbiamo visto ieri. Sul quaderno i vostri stupendi disegni e riflessioni che non mancherò di postare sul blog, testimoniano il significativo percorso d'apprendimento che abbiamo svolto e che, soprattutto, ci portiamo nel cuore!
Ciao a tutti (in modo particolare agli alunni di classe 4 e 5), maestra mgb.
Ciao Mariagrazia, abbiamo visto il video insieme e abbiamo ricordato il nostro viaggio a Mauthausen. Allora ci aveva scioccato, anche se avevavmo visto in precedenza il campo di Daccau. Hai ragione, certe crudeltà non si concepiscono. Guccini poi amplifica questi pensieri con la sua canzone:insegnamola ai nostri bambini, ricorderanno un pezzo di storia purtroppo triste e vergognosa. Ciao da Giulia e Sandra.
RispondiEliminaBello! Molti ricordi mi legano a questa canzone, non per ultimo un viaggio ad Auschwitz fatto da mio figlio, con tutta la preparazione che ci ha coivolti. Grazie per averlo postato.
RispondiEliminaCarissima Sandra, il video di Guccini era pensato per le classi quinte. Per gli alunni più piccoli, ma che comunque hanno svolto il medesimo persorso d'apprendimento, ho preferito lasciare ai genitori la possibilità di visionarlo e commentarlo insieme a lro sul blog. Sapessi che meraviglia i disegni degli alunni e quanto significativi per noi adulti che spesso mascheriamo la nostra vergona e paura di affrontare il discorso del male semplicemente ignorandolo. Non ho voluto dare risposte agli alunni su tali problematiche, ma aiutarli a trovare le loro risposte, prima che anche la scuola perda i pochi spazi di riflessione che gli rimangono.
RispondiEliminaCon stima
mgb
Grazie per il commento Maria Concetta. Anche mi figlio è appena tornato da un viaggio da Auschwitz. Insieme a lui, che è un attore, abbiamo messo in scena uno spettacolo molto significativo "Brausebad" ( le foto le trovi qui sul blog) che abbiamo rappresentato in onore di una ex deportata che accompagna sempre i ragazzi delle scuole superiori alle visite della "memoria"....per non dimenticare e soprattutto perchè non abbia a ripetersi tale scempio!
RispondiEliminamgb