Anche se in ritardo, rispetto al mio debutto teatrale, avvenuto giovedì 9 ottobre a Bergamo presso l'ex scuola elementare Manzoni di via Cantù (attuale sede di Arhat Teatro) posto una prima foto dello spettacolo rappresentato "Brausebd" e una recensione del giornalista G. Brotti apparsa sull'Eco di Bergamo il 13 ottobre 2008.
Sono entusiata dello spettacolo che ho contribuito a realizzare, e soprattutto, del corso che l'ha preceduto.... Desidero ringraziare i miei maestri Pierluigi e Samuele, i miei compagni di corso, gli amici (sono molti) e le colleghe (Federica, Maria Grazia, Giuseppina) che hanno condiviso la mia gioia di debuttante.
"Doccia", l'orrore dei campi nazisti
"Mai dimenticherò quella notte, la prima notte nel campo, che ha fatto della mia vita una lunga notte (...) Mai dimenticherò quel fumo. Mai dimenticherò tutto ciò, anche se fossi condannato a vivere quanto Dio stesso". Questa citazione da La notte di Elie Wiesel, insieme ad altri brevi testi di primo Levi, dello storico dell'arte S. Scarrocchia e dai libri biblici di Naum e di Gioele, ricorre in Brausabad ("Doccia"), rappresentato giovedì e venerdì sera.... Ispirato al ciclo dell'artista M. Bonfanti Brausebad: cinque porte in memoria della Shoah, lo spettacolo ha concluso il corso di primo livello condotto da Pierluigi Castelli e Samuele Farina di Arhat Teatro; in questa occasione i dieci giovani attori del corso (nove ragazze e un ragazzo) hanno evocato sulla scena l'abominio dei campi di sterminio nazisti, in cui, all'esterno delle camere a gas, compariva appunto la rassicurante scritta "docce". Opportunamente, considerati i tempi della rappresentazione, il regista Castelli ha scelto di non procedere in chiave narrativa o "storica", privilegiando invece un aspetto peculiare della Shoah, ovvero il sistematico annullamento della personalità dei detenuti nei Lager. Questa dimensione è stata resa mediante i corpi degli attori, con una gestualità a tratti frenetica e brutale, a tratti quasi bloccata, a richiamare - secondo T. W. Adorno e I. Kertész - l'impossibilità di narrare secondo le categorie dell'umanesimo tradizionale l'orrore del genocidio.." (G. Brotti)
Brausebad sarà ancora rappresentato il 14 novembre alla presenza di Hanna Kugler Weiss, superstite di Auschwitz.
Appena possibile posterò le foto dello spettacolo...
A presto...mgb
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