venerdì 5 luglio 2013
venerdì 28 giugno 2013
Conosci Papa Francesco in pochi minuti
Oggi ho postato un video su Papa Francesco di cui abbiamo parlato spesso in classe. In pochissimi minuti potrete avvicinarvi meglio a questo papa così vicino ad ogni persona.
Buona visione!
domenica 9 giugno 2013
Ricordando la maestra Federica
Grazie a tutte le persone che ieri hanno partecipato alla cerimonia di intitolazione dell'aula magna della nostra scuola elementare alla nostra Maestra Federica: i genitori Teresa e Giovanni, il marito Diego, i genitori dei ragazzi del 1999, gli alunni, i colleghi, l'Assessore all'istruzione di Brembate Sig. Ferrari, l'Age, la Croce Rossa di Capriate, il personale Ata, la nostra ex dirigente scolastica Sgi.ra Sigismondi e Arhat Teatro...e se ho dimenticato qualcuno chiedo scusa!
In un prossimo post pubblicherò la foto della targa di intitolazione dell'aula magna.
Chi fosse interessato per avere la foto ricordo o la presentazione completa con la musica mi invii una mail.
Un abbraccio a tutti e un grazie per la partecipazione.
giovedì 9 maggio 2013
Luce...-.fa che non sia una follia credere nelle persone-
Nè ferita di cui non sento il dolore
Non c'è terra che non sia la mia terra
E non c'è vita che non meriti amore
mi commuovono ancora i sorrisi
e le stelle nelle notti d'estate
i silenzi della gente che parte
e tutte queste strade.
Fa' che non sia soltanto mia
questa illusione
fa'che non sia una follia credere ancora nelle persone.
Luce, luce dei miei occhi dove sei finita
lascia che ti guardi dolce margherita
prendi la tua strada e cerca le parole
fa' che non si perda tutto questo amore,
tutto questo amore.
Non c'è voce che non sia la mia voce
Nè ingiustizia di cui non porto l'offesa
Non c'è pace che non sia la mia pace
e non c'è guerra che non abbia una scusa.
Non c'è figlio che non sia mio figlio
nè speranza di cui non sento il calore
non c'è rotta che non abbia una stella
e non c'è amore che non invochi amore.
Luce, luce dei miei occhi vestiti di seta
lascia che ti guardi,dolce margherita.
Prendi la tua strada e cerca le parole
fa' che non si perda tutto questo amore.
Luce, luce dei miei occhi dove sei finita
lascia che ti guardi, dolce margherita
prendi la tua strada e cerca le parole
fa' che non si perda tutto questo amore,
tutto questo amore.
giovedì 14 marzo 2013
Il valore di un gesto!
Habemus Papem!
mercoledì 16 gennaio 2013
Evviva il carnevale!
- disegni e maschere da ritagliare
- biglietti, inviti e striscioni
- cornicette e copertine
- segnalibri, lavoretti, sagome e addobbi
e tanto tanto altro ancora......
Qui per la sezione dedicata al carnevale.
venerdì 11 gennaio 2013
Natale nell'arte: "Adorazione dei pastori" di G. De La Tour
giovedì 10 gennaio 2013
Mirìam-Maria: sacra rappresentazione
domenica 6 gennaio 2013
Domani a scuola...per un nuovo inizio!
Santa famiglia
mercoledì 2 gennaio 2013
Ricordando Gerusalemme
sabato 13 ottobre 2012
Invito a teatro: "Corpus:il Sacro e il Teatro"
con: partecipazione straordinaria Farina Samuele
e: Gaia Bortolotti, Ilaria Iorio, Marta Beatrice Rota, Grazia Poli, Sergio Miele, Cristina Rozzoni, Manuela Maggioni, Stefania Sessa, Stefania Ambrosini, Paolo Mazucotelli, Emilio Rota, Antonella Algarotti
Regia: Pierluigi Castelli
con: Sara Battisti, M. Grazia Butti, Cristina Cavallari, Aqui Gaini, Stefania Locatelli,
Martina Persico, Elena Ranghetti, Valentina Salvetti, Cristina Vavassori
Regia: Pierluigi Castelli
con: Francesco Manetti, Mirko Manetti, Valentina Ringressi, Giada Secchi,
Antonella Bertelli, Elena Tozzi
con: Samuele farina
Regia: Pierluigi Castelli
Scuola di Arhat Teatro – allievi secondo anno – Regia P.Luigi Castelli
Liberamente ispirato alle vicende bibliche di “Giona”, le azioni teatrali si addensano in un percorso che porta ad una drammatica riflessione sull’attualità delle problematiche che ancora tormentano i popoli delle terre di Israele e di Palestina.
In quest’ottica il monito del profeta ribelle continua a rivestire una straordinaria attualità.
Mirìam/Maria
Nomen Teatro – ex allieve della scuola di Arhat Teatro – Regia P.Luigi Castelli
e
In nome della madre
Compagnia Quint&ssenza di Empoli – Regia: Sandro Billeri
L’adolescenza di Mirìam/Maria cessa improvvisamente con un soffio di vento, maestrale di marzo, che si fa seme nel grembo. Eppure la relazione con Giuseppe non viene meno, anzi, si fa sempre più un “unicum”, reso reale e drammatico attraverso l’incalzare dell’azione teatrale e dei dialoghi, che sconquassa ogni costume e legge.
Questa è la storia di una gravidanza speciale ma - in fondo - non sono speciali, ognuna a modo suo, tutte le gravidanze?
Due rappresentazioni sullo testo tema, con gli stessi riferimenti letterari, due espressioni teatrali assolutamente diverse, accomunate da rigore e intensità.
Fiori
(Studio/rapsodia drammatica ispirato a “Les fleurs du mal” di Baudelaire)
Gruppo Arhat Teatro – con Samuele Farina – Regia P.Luigi Castelli
Lo studio, forte e coinvolgente, è una voglia di incontro “oltre”…proprio sul terreno di azione del Poeta. L’attore-poeta è allo stesso tempo piaga e coltello, vittima e carnefice del/nel rito. Inizia così il viaggio che lo porterà al confronto con angeli/demoni archetipi dell’esperienza umana: il tempo, la sofferenza e la morte.
Presentato in alcuni importanti festival in Italia e in Francia, la critica della "Nazione" lo ha segnalato (accanto ad altri tre) come “uno spettacolo da non perdere!” fra i 200 eventi teatrali di “Mercantia” (luglio2008).
domenica 30 settembre 2012
"Maria, serva del Signore"
giovedì 27 settembre 2012
Salmo 131: in me è tranquillo il mio cuore
Salmo 131
Signore, il mio cuore non si esalta
i miei occhi non guardano troppo in alto
non vado in cerca di cose grandi
di grandi azioni al di là delle mie forze.
No, io raffreno il mio cuore
nella quiete e nel silenzio
come un bambino svezzato in braccio a sua madre
in me é tranquillo il mio cuore.
Attendi il Signore, Israele, da ora e per sempre.
Su Marco 9, 30-37
( Camillo de Piaz, " Ultimo e servo di tutti" in 'Fu detto agli antichi' pp. 145-146)
" Se uno vuol essere il primo, sia l'ultimo di tutti e il servo di tutti" vuol dire che non è attraverso il potere, il successo, la gloria che il discepolo realizza la sua autentica dignità. Il codice della vera concezione dell'autorità tra i cristiani sta tutto racchiuso dentro queste parole. Tale atteggiamento riceve un'ulteriore esemplificazione da parte di Gesù nel simbolo del bambino. Gesù rifiuta la concezione secondo la quale egli é solo oggetto di educazione ( e lo era tanto più nella società dall'ora, per cui il gesto di Gesù appare rivoluzionario ) da parte dell'adulto: il bambino é in soggetto che ha un messaggio prezioso da trasmettere proprio e innanzitutto a colui che gli é, per età e per cultura, superiore. La sua stessa sola presenza, nonché il suo crescere, annuncia che quella superiorità é provvisoria, destinata ad essere sopravanzata e passata di mano. Niente di più esecrabile e più pericoloso, e di più triste, di un mondo di adulti sordo a questo messaggio e chiuso in se stesso. Non é tanto il candore della sua cosiddetta innocenza ciò che egli rappresenta, me é piuttosto l'abbandono senza calcoli, doppiezze ed interessi secondi o reconditi. Con questo spirito da "bambino svezzato, nelle braccia della madre", come dice il Salmo, il discepolo entra nel mondo non con la forza delle armi, il prestigio della finanza o le macchinazioni della politica, ma con lo spirito di colui che " é venuto non ad essere servito ma a servire".